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ID BUZZ: storia di un successo annunciato

ID BUZZ

Il nuovo ID BUZZ ha sollevato un favorevole polverone mediatico, sin dalla sua presentazione ufficiale. Ben prima dell’arrivo sul mercato, quello che a ogni ragione è considerato l’erede concettuale del Bulli ha già riscosso unanime consenso da parte di pubblico e stampa specializzata.

I motivi ci sono: l’iconico furgoncino è un vero e proprio concentrato di tecnologia, che nulla lascia al caso. Ogni dettaglio è studiato nei minimi particolari: ID BUZZ offre abitabilità, contenuto tecnologico, sicurezza, versatilità, attenzione all’ambiente e stile in abbondanza. Il mezzo inoltre è proposto in due versioni: una destinata a un utilizzo civile, l’altra specifica per imprese e commercianti.

La versatilità d’uso è un’arma che in VW hanno sapientemente affinato, per poter vendere il nuovo Bulli tanto in versione cargo quanto in versione autovettura. A tal proposito, è stato fondamentale creare una piattaforma all’avanguardia e pronta ad accogliere gli ultimi ritrovati tecnologici in ambito automotive.

L’architettura di ID BUZZ parla chiaro: motore e trazione posteriori, come nell’antenato Bulli, per massimizzare le doti dinamiche e ottimizzare lo spazio a bordo. La tecnologia Full Electric ha permesso di liberare i volumi anteriore e posteriore dalla meccanica tradizionale, a tutto vantaggio di abitabilità e volume di carico.

Il passo decisamente lungo ha liberato tanto spazio nella parte inferiore del pianale, dove trova posto il grande pacco batterie. La disposizione ha permesso non solo di ricavare maggior volume da destinare a passeggeri, merci e bagagli, ma anche di centralizzare le masse. A guadagnarne sono le qualità dinamiche di guida, la tenuta di strada e la sicurezza. La propulsione è affidata a un motore elettrico da 204 cavalli di potenza, mentre la batteria da 82 kW/h assicura al Bulli un’autonomia stimata in 450 km.

Sul fronte stilistico siamo di fronte a piccolo capolavoro di ingegneria. Le linee, ma soprattutto le proporzioni tra i volumi, ricordano molto quelle del T1 che sul finire degli anni ’50 ha inaugurato la felice tradizione VW in fatto di furgoncini per la famiglia e per il lavoro.

120.000 unità all’anno

ID BUZZ ha suscitato clamore e una ventata notevole di apprezzamenti tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, proposto in prima battuta nella sola versione Cargo. Secondo il CEO di Volkswagen Ralf Brandstaetter, le vendite di ID BUZZ non dovrebbero essere inferiori alle 120.000 unità all’anno.

Le prospettive VW si basano su un prodotto che ha tutte le carte in regola per vendere tanto, sin da subito. Gli interni sono accoglienti e luminosi, con tanto spazio per cinque persone (in futuro vedremo anche versioni a 7 posti) e 1.120 litri di volume destinati al trasporto dei bagagli. Con i sedili posteriori ribaltati, si oltrepassano i 2.200 litri di volume utile.

L’aspetto del BUZZ strizza l’occhio al passato ma è assolutamente futuristico: superfici pulite, ben raccordate e volte alla massimizzazione dello spazio a bordo, riescono contemporaneamente a far registrare un CX di 0,28: record di categoria.

La dotazione di serie è altrettanto avanzata: fari a matrice di LED, cerchi in lega da 21 pollici, cruscotto digitale da 5,3 pollici e tablet sulla plancia da 10 o 12 pollici. Non mancano gli ultimi ritrovati in fatto di assistenza alla guida. La dotazione ADAS prevede, tra gli altri, il sistema che gestisce il cambio automatico di corsia in sincrono con gli altri veicoli che sfruttano la stessa tecnologia presenti in strada.

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