Settimana lavorativa corta, ormai è legge: anche il lunedì staremo a casa

La settimana lavorativa corta è un’occasione che il nostro Governo deve cogliere al volo, altrimenti… si cade nel burnout!

Che la popolazione italiana sia stressata, non c’è alcun dubbio, ma davvero c’è la possibilità di concretizzare questa soluzione? La settimana lavorativa corta è un beneficio, molti Paesi europei lo confermano, ecco il punto della situazione.

lavoratrice felice alla scrivania
Settimana lavorativa corta, ormai è legge: anche il lunedì staremo a casa- Pavia7.it

Con la settimana lavorativa corta ci sono meno giorni da dedicare al lavoro, e più per il relax. In questo modo i dipendenti si concentrano maggiormente nel quotidiano, divenendo produttivi proprio grazie alla possibilità di riposarsi di più. In Spagna si conferma che si lavorerà meno a parità di stipendio, in Italia sarà lo stesso?

Quando arriva la settimana lavorativa corta in Italia

La settimana lavorativa in Italia è ben lontana dall’essere corta come in Spagna. In tutta Europa, gli italiani si confermano come i più stacanovisti. Se i vicini ispanici lavoreranno 37,5 ore la settimana, nel Bel Paese si rimarrà alla soglia 40 ore più extra che spesso vengono pagati con leggero ritardo?

lavoratori festeggiano in ufficio
Quando arriva la settimana lavorativa corta in Italia- Pavia7.it

In Italia c’è una proposta di legge per consolidare la settima lavorativa corta sia per il pubblico che per il privato.

L’italiano in media si conferma uno stacanovista, gli autonomi arrivano pure a oltre le 47 ore! In Spagna Pedro Sánchez ha approvato la proposta di legge, e a parità di stipendio gli spagnoli lavoreranno 37,5 ore a settimana.

Fortissimo il sostegno di Ugt e Ccoo, i maggiori sindacati dei lavoratori del Paese, ma non dei datori di lavoro. Infatti, le opposizioni dei Popolari e Vox potrebbe contrastare questo sogno quasi raggiunto. Sostegno per i lavoratori garantito dagli indipendentisti catalani di Junts. Nella gestione si aggiungono elementi inediti, come un maggior controllo dell’Ispettorato, proprio per valorizzare la nuova prospettiva, e il diritto alla disconnessione: finito il lavoro, si pensa alla vita privata!

Per fare un altro piccolo confronto, in Belgio si sta sperimentando una settimana lavorativa di 4 giorni senza modificar gli orari. Mentre nel Regno Unito si parla di un successo senza precedenti, funziona al 90%!

In Italia la proposta è bloccata nonostante sia stata presentata da M5S, AVS e PD. Si chiede di lavorare 4 giorni alla settimana con lo stesso stipendio. Intesa Sanpaolo, Lavazza e Lamborghini hanno avviato sperimentazioni interne, mentre la PA è ancora ferma a discuterne.

Per migliorare il benessere dei lavoratori è necessario dare un maggior equilibrio al rapporto tra vita privata e lavorativa. Aumenta la produttività e il benessere del singolo. Sarebbe una svolta importante, basta pensare agli autonomi che sono circa il 60% lavorano anche nei weekend conseguendo 49 ore di lavoro settimanali!

Anche i dipendenti non se la passano benissimo, si superano le 8 ore al giorno conseguendo le 44,5 ore stimate. Infine, approfondendo l’analisi sul fronte genere, si riscontra un dato dolente. In alcuni Paesi UE gli uomini lavorano di più solo perché più occupati. Nonostante ciò però, comunque le donne affrontano una settimana più impegnativa e lunga, anche per coniugare il lavoro domestico con quello professionale.

Quindi, servono regolamentazioni per tutti e per chi vive discriminazioni socio-economiche!

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