Morti sul lavoro: l’Italia si ferma per riflettere, ma i numeri parlano chiaro

A Pavia il Primo Maggio è stato un grido d’allarme. In una piazza che canta e denuncia, le cifre diventano volti e storie. I numeri sono freddi, ma le assenze sono calde e quotidiane. La sicurezza non può più aspettare.

La parola “sicurezza” è rimbalzata forte, il primo maggio, durante la festa organizzata da Cgil, Cisl e Uil in tutta Italia. A Pavia, però, ha assunto un significato più amaro: nel 2024 si sono registrati 19 decessi sul lavoro, sette in più rispetto all’anno precedente. È l’incremento più alto in Lombardia. Un dato che fa tremare i polsi, perché equivale a un’incidenza di 67,7 morti bianche per milione di abitanti: la più alta della regione. Zona rossa, in tutti i sensi.

Morti bianche, numeri drammatici
Morti sul lavoro: l’Italia si ferma per riflettere, ma i numeri parlano chiaro – pavia7.it

I numeri nazionali confermano la drammaticità del fenomeno. Nel 2024 sono stati 1.090 i morti sul lavoro in Italia, con un aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente. In media, tre lavoratori muoiono ogni giorno, spesso nel silenzio. Di questi, 805 decessi sono avvenuti durante l’attività lavorativa e 285 nel tragitto casa-lavoro, i cosiddetti “incidenti in itinere”, in crescita netta rispetto al 2023.

I settori più colpiti restano le costruzioni (156 morti), i trasporti (111) e la manifattura (101). A rischio soprattutto i lavoratori più fragili: stranieri, anziani e precari. Come sottolineato a Pavia dal segretario Cgil Fabio Catalano Puma, «in provincia c’è stato un triplicamento degli infortuni mortali». E a livello nazionale la fotografia non è meno inquietante.

Pavia in prima linea: la voce dei sindacati

Oltre ai decessi, a Pavia sono salite anche le denunce di malattie professionali: da 4 a 16 in un solo anno. Una tendenza che si riflette nel dato nazionale, dove le segnalazioni all’Inail sono aumentate del 21,6%, arrivando a quota 88.499. Le patologie più frequenti riguardano muscoli, sistema nervoso e udito.

Non è un caso che, come ha ricordato il segretario della Cisl Pavia-Lodi Marco Contessa, «abbiamo una maggiore occupazione, ma spesso non è di qualità». Contratti a tempo, salari bassi, poca formazione. Per il coordinatore territoriale Uil Carlo Barbieri, la politica deve ascoltare: «Serve un tavolo serio, anche con le nostre proposte. Non possiamo limitarci a parole e celebrazioni».

Morti bianche, l'intervento di Marco Contessa
Pavia in prima linea: la voce dei sindacati – pavia7.it

La memoria, però, ha anche bisogno di voce. A Pavia, dopo la tavola rotonda, piazza del Carmine si è riempita di musica con il concertone del Primo Maggio. Sul palco anche la giovane cantautrice pavese Diletta Fosso, simbolo di una generazione che spera, ma non vuole tacere.

Perché dietro ogni numero c’è una storia, dietro ogni tragedia c’è una mancanza evitabile. E non può esserci festa, finché la sicurezza resta una promessa da realizzare.

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