Non sarà più solo un posto dove sedersi, ma uno spazio da abitare e trasformare. Il divano del futuro ci somiglierà di più: mutevole, connesso, attento al nostro benessere. Una rivoluzione silenziosa
Leggerezza, modularità, sostenibilità e tecnologia integrata: sono queste le parole chiave emerse dall’indagine condotta da Superevo, azienda toscana specializzata in imbottiti innovativi. Il divano, protagonista indiscusso di salotti e zone living, sta cambiando pelle e, nei prossimi vent’anni, sarà molto più di un complemento d’arredo: diventerà un vero e proprio alleato della vita quotidiana.
Non si parla solo di look. Il cambiamento passa da dentro: schiume composite in polistirene espanso e poliuretani strutturali garantiranno divani più leggeri ma resistenti, facili da spostare e più longevi. Questo approccio risponde a una nuova sensibilità: ridurre l’impatto ambientale anche nei processi di produzione e smaltimento, puntando sulla rigenerazione e sul riuso dei materiali.
La leggerezza si unisce alla robustezza per accompagnare gli spostamenti frequenti nelle case contemporanee e rispondere meglio ai bisogni di mobilità urbana. Si va verso un arredo dinamico, pensato per chi vive spazi in continua trasformazione.
Il divano si fa intelligente anche nella struttura. Modularità e modellabilità saranno le chiavi per adattarsi a case sempre più piccole e versatili. Sedute, schienali, braccioli potranno essere aggiunti o rimossi a seconda delle necessità, trasformando il divano in un arredo fluido, che segue il ritmo della giornata.
Si rompe così la vecchia concezione del salotto fisso: il divano entra anche nelle stanze ibride, negli spazi condivisi, negli angoli studio o lavoro. L’iper-customizzazione diventa un’esigenza reale, non solo estetica.
Non mancheranno sorprese high-tech. I divani del futuro saranno connessi: dotati di sistemi di termoregolazione, caricabatterie wireless, amplificazione del Wi-Fi e persino superfici che respingono la polvere. Una vera svolta anche per chi lavora da casa o vive la zona giorno come centro operativo della giornata.
Dimenticate quei divanoni enormi degli scorsi decenni e presto saranno superati anche questi contemporanei, benché più gradevoli. Anche l’estetica si adegua: rivestimenti intercambiabili, tessuti riutilizzabili, tonalità personalizzabili persino digitalmente. Il divano cambierà volto in base alla stagione, all’umore, all’occasione. Più che un oggetto, un compagno di viaggio nel tempo.
Infine, una nota sul benessere. I nuovi materiali permetteranno di regolare consistenza e memoria posturale, supportando le persone con problemi muscolo-scheletrici, difficoltà nel riposo o semplicemente giornate stressanti. Il divano come alleato del corpo e della mente.
Non più solo un oggetto da guardare: sarà da vivere, plasmare, personalizzare. Il divano sarà uno spazio, non solo un posto.
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