Flavio Insinna non ce le fa più, racconta il drammatico malessere che lo ha fatto cadere nello sconforto.
Famosi non significa necessariamente essere “ricchi”, come anche la possibilità di essere felici. Flavio Insinna è uno dei personaggi televisivi più controversi degli ultimi tempi. Amato per la conduzione e la sua carriera da professionista, negli ultimi anni è stato soggetto ad attacchi poco piacevoli, ma l’ultima dichiarazione lascia senza parole per la sua esclusività.
Amato conduttore di format seguitissimi dal pubblico di Rai 1 come Affari Tuoi, ha una carriera da vero professionista della televisione. L’Eredità, Boss in incognito, Il Cantante Mascherato, sue conduzioni targate dalla rete nazionale. E ancora lavori di spicco internazionale come quando ha presentato l’Eurovision Song Contest nel 2017 al fianco di Francesco Gabbani e Federico Russo.
Ma cos’è successo per far cadere così nel malessere un uomo così amato, rispettato e soprattutto professionale? La verità diffusa, sta sconvolgendo il pubblico.
La confessione fatta al Messaggero riporta in esclusiva il malessere vissuto e che lo ha portato ad avere avversione alla vita. Dire “Non volevo più vivere…” proviene da un problema analizzato solo superficialmente dai media.
Tutto è partito dai servizi mandati in onda in prima serata, quindi ad un pubblico che lo conosce molto bene, da Striscia la Notizia, il format satirico per eccellenza. I video sulle presunte urla del conduttore nei confronti dei concorrenti, lo avrebbero fatto cadere in uno stato di sconforto.
Nonostante siano passati anni, è ancora provato, confessa così:
“Ho sbagliato e non cerco attenuanti. Non ci sono se e non ci sono ma per quello che è successo. Io mi sono scusato con chi dovevo scusarmi, ma non mi sono perdonato. Non ho voltato pagina, anzi: ce l’ho tutti i giorni bene in testa, quella pagina”, ha rivelato.
È dispiaciuto, non è nella sua persona comportarsi così. Tutti possono sbagliare, non per questo è giusto che l’opinione pubblica lo processi. Ci sta la delusione, e lui ne è rammaricato. Ed è nella dichiarazione finale che lascia comprendere la sua visione.
“Ci ho pensato a lungo: meglio che ci siano state. Tutto è successo perché doveva succedere. Ed è stato un bene, altrimenti sarei andato avanti così per chissà quanto tempo” le sue dichiarazioni. “Ci vuole tempo per riavvolgere il nastro e vedere tutto. Io l’ho fatto: non volevo più vivere così. Posso non piacere, non posso farmi odiare”.
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