Affitto e sanzioni, se si fa un errore banalissimo si può andare incontro ad una sanzione fino a 10mila euro, una cifra davvero importante: è bene fare molta attenzione.
Sempre più persone, in alternativa alla richiesta di mutuo per comprare una casa, decidono di avere un alloggio in affitto; per molti, soprattutto giovani, l’affitto è diventata tra l’altro l’unica possibilità realmente percorribile per formarsi un proprio nucleo familiare e avere la propria indipendenza.
Sfortunatamente, le case in affitto sono spesso al centro di casi di cronaca per truffe dei proprietari ai danni dei possibili inquilini, oppure viceversa per il mancato pagamento del canone di locazione; in sostanza, la maggior parte dei problemi sorge quando non si fanno le cose secondo i regolamenti e non si rispettano le leggi.
E’ bene stare attenti ai vari regolamenti che regolano l’affitto di un’abitazione anche nel caso in cui l’immobile venga affittato per soggiorni brevi: fare un errore banale potrebbe portare anche ad una maxi-sanzione fino a 10mila euro.
Come sottolinea il sito Brocardi, il Comune di Firenze si è reso recentemente protagonista di una serie di novità nel regolamento delle locazioni turistiche brevi, promettendo sanzioni fino a 10.000 euro (nonché nuovi requisiti per le strutture e controlli più severi) per chi non segue le regole.
Tra le principali novità volute dal Comune fiorentino troviamo l’obbligo di affittare una superficie minima di 28 metri quadri, soglia sotto la quale non si può stipulare un contratto (precedentemente, il limite era di 20 metri quadri); inoltre, per essere in regola, i proprietari dovranno iscriversi a un Registro delle locazioni turistiche, ottenendo la rispettiva autorizzazione dalla durata quinquennale. Un limite sulla metratura viene imposto anche sulle stanze (almeno 9 mq con un letto singolo, 14 mq nel caso di due posti letto).
L’immobile dovrà essere conforme alle norme edilizia e igienico-sanitarie; divieto assoluto di keybox e altri metodi che aggirano l’attività di accoglimento e identificazione degli ospiti. Inoltre, ogni lavoratore attivo nell’alloggio turistico deve avere un normale contratto: chi promuove il lavoro in nero può andare incontro anche alla revoca dell’autorizzazione.
Nel caso in cui una o più norme vengano violate, le sanzioni previste sono davvero elevate e partono da un minimo di 1.000 euro ad un massimo di 10mila euro, con le responsabilità divise fra proprietario dell’immobile e gestore dell’attività turistica. Una stretta totale sulle attività illegali e non regolamentate nel campo degli affitti brevi, che va a salvaguardare anche la zona Unesco del centro fiorentino, col blozzo delle autorizzazioni (anche se il Comune potrà ampliare le aree soggette a limitazioni, grazie a un particolare sistema di monitoraggio realizzato in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma).
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